Libera-mente a casa: la libertà s-confina spazio e tempoin diretta da casa RedVolverRock dialogo intimo con LA LIBERTÀ

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11 Marzo 2020|4 Minuti| rvr blog

Sono partito chiedendole cosa ne pensasse di tutto il “vociare” di millenni sulla sua essenza… ma non ho avuto tempo per altre questioni.
«Vedi», esordisce con voce suadente, «da sempre ho ascoltato di tutto sul mio conto… c’è chi ha detto che sono un ideale, qualcosa a cui tendere, impossibile da possedere! C’è chi ha affermato di possedermi, proprio come si fa con dio… qualcuno che ha avuto l’assurda pretesa di mettere la mia “assolutezza” nel suo piccolo cassetto. C’è poi chi ha detto che non si può considerarmi un ideale, ma bisogna “avermi” come si fa con un cane al guinzaglio… Bella contraddizione per me, vero?

Chi mi ha messo tra le utopie più irrealizzabili, chi tra i propri liberi arbitri, chi mi ha “tirato” – o meglio ha tentato di farlo – dalla sua parte per privare gli altri della mia “sostanza” e così tagliare loro le gambe!

Beh, se devo essere sincera, credo che la cosa più fastidiosa per me sia la sintetica concettualizzazione che è stata puntualmente fatta sul mio essere, bada bene, non sulla mia essenza! Perché l’essenza è già una sin-tesi, è già un concetto, è già qualcosa che mette la copula sui miei passi… e io non permetto a nessuno di “copularmi” senza che glielo conceda!

Ma non è bastato darmi questa o quella essenza… adesso mi tocca di essere privata anche del mio essere! Sai, non sopporto quando mi si dice come devo essere, per chi devo essere… perché io fuggo, io gioco a nascondermi e a ri-apparire, ma accetto solo chi mi ascolta per “avermi” dentro e non chi mi “ha” a buon mercato solo per innalzare sé stesso. Io sono di tutti e di nessuno, io scappo e mi ri-trovi all’angolo del bar… della “situazione”.

Già, io sono sempre “in situazione” per voi umani, la situazione di scegliermi o calpestarmi!
Non posso essere assoluta… se non per me.

Eppure c’è chi pensa che io sia soltanto sua solo perché fa quel che gli pare, magari sputando in faccia all’ingenuo che vorrebbe corteggiarmi ma non può perché sono già… stata “violentata”.
Io sono in situazione: sono per te se non “vomiti” lì dove sono per un altro. Sono per te se scegli me, se mi rispetti, se comprendi che il tuo “per me” è affermazione pronunciabile da chiunque, è il “per me” di quello che ti sta vicino.
È difficile baciarmi, vero? Ci vuole pelo sullo stomaco per “sentirmi”, perché la banalità è sempre in agguato, ti confonde, ti fa sentire onnipotente… eppure anche tu sei nella massa, laddove io non amo mettere piede!

Ok… io ti saluto, non pretendere di “possedermi” come un giocattolino, non dimenticare che io sono LA LIBERTÀ, posso stringermi a te e al tuo “prossimo” con-temporaneamente…

E non dimenticare Giordano Bruno “infiammato” come un cerino, Galileo che ri-tratta, Kierkegaard “epilettico baciapile” che non ha saputo scegliere, Nietzsche… il “folle per eccellenza”, Leopardi… lo “sfigato” pessimista e tutti quelli che hanno vissuto la violenza portata al mio “essere”… LIBERTÀ».